Nella nostra cara Brianza il freddo inizia a farsi sentire (arg!) . Le api poverine vorrebbero un altro po’ di caldo, cibo e possibilità di svolazzare in giro …

La Toscana offre un microclima ideale per le api  (e umani) che possono ancora bottinare a lungo indisturbate da nebbia e freddo. Sino a metà mese la fioritura dell’erbaccia con fiori gialli (indola) che cresce copiosa nei campi incolti, lungo le strade e che l’occhio umano non nota, garantisce invece alle api un buon nettare e scorte di polline che permettono alle famiglie di continuare a svilupparsi ed allevar covata.

La scorsa settimana abbiamo migrato la api in Toscana, nell’entroterra di Rosignano, quasi in villeggiatura 🙂