Questa estate ho passato la mia luna di miele in America dove abbiamo viaggiato in lungo e in largo ! Abbiamo attraversato in macchina una marea di stati dal Tennesse, Luisiana, Texas, New Mexico, Colorado, Arizzona, California e Nevada … insomma un lunghissimo e bellissimo viaggio che ci ha riempito gli occhi di paesaggi mozzafiato e ha lasciato l’emozione intensa di una natura selvaggia, piena di animali, foreste, campi e fiori. Appena fuori dalle città la natura trionfa e torna a dominare il territorio.

I miei occhi cercavano tracce di apicoltura e api; non vi dico la felicità quando ho avvistato un piccolo apiario in New Mexico in un contesto incantevole. Sono scesa di corsa dalla macchina armata purtroppo solo della macchina fotografica! Quanto avrei voluto avere sottomano la mia maschera e la leva per aprire i coperchi e dare una sbirciatina nel nido …

L’apicoltura americana è completamente diversa da quella europea sia per la gestione delle api, ma soprattutto per i trattamentio termici che vengono fatti al miele. Mentre in Italia ogni manipolazione del miele come per esempio scaldarlo per renderlo più fluido è sconsigliata se non proibita, in America il miele viene sottoposto a filtrazione spinta per evitare ogni possibilità che si solidifichi e viene persino consigliato al consumatore, con una nota sulla confezione, di scaldare il vaso (rigorosamente di plastica)  in acqua calda per fluidificare il miele.

Al di là delle regole proprie di ogni paese, devo dire che vedere quelle arnie in quell’ambiente incontaminato è stata una bellissima esperienza e mi ha fatto sognare un’Italia più selvatica e meno urbanizzata